Vagola
eppur sembra ferma
tanto minimo è il punto
che è.
S’avvia ad un lembo;
a rubar vento
che sospesa la porti;
a saper dell’altro?
(se non sa forse non saprà).
Ovunque si spinga Egli l’attende:
chi fuggi sempre
troverai per primo;
chi cerchi
sotto s’ammanta.
Incava le vele
ed è incisa di bianco
la lastra cerulea:
scia d’orme frugali.
Fianchi lignei
danzano accorti.
Ammaina
e nessun zitto motore
tedio proibisce.
Fianchi lignei
ora
ascoltano sbronzi.
Àncora è macigno
che imbosca partendo,
macigno
che tuffa restando.
Abbatti la porta
eppur sei di casa
morte.
Solo la Via a Sé conduce
e a tutto guida.
L’attesa
è del Padre
che inizio
diede.
sembra di vederlo quel punto bianco che vaga verso l'infinito,una sensazione di pace e silenzio,a presto Alessandro
RispondiEliminaPace e silenzio: merce rara. Un bacio.
RispondiEliminaQuesti versi, brevi, ma per nulla timorosi di usar parole che oggi sarebbero bollate come "complicate" sono molto belli. Sono capaci di far vedere ciò che rappresentano, e custodiscono una saggezza da diffondere.
RispondiEliminaBuona domenica, e grazie del passaggio sul mio blog.
Non c'è parola che veicoli l'identico significato di un'altra. Tante parole tanti significati, immagini, pensieri.
RispondiEliminaGrazie per quanto mi hai detto, Carmine, e a presto.
Alessandro