20 gennaio 2012

Barca

Vagola
eppur sembra ferma
tanto minimo è il punto
che è.
S’avvia ad un lembo;
a rubar vento
che sospesa la porti;
a saper dell’altro?
(se non sa forse non saprà).
Ovunque si spinga Egli l’attende:
chi fuggi sempre
troverai per primo;
chi cerchi
sotto s’ammanta.
Incava le vele
ed è incisa di bianco
la lastra cerulea:
scia d’orme frugali.
Fianchi lignei
danzano accorti.
Ammaina
e nessun zitto motore
tedio proibisce.
Fianchi lignei
ora
ascoltano sbronzi.
Àncora è macigno
che imbosca partendo,
macigno
che tuffa restando.
Abbatti la porta
eppur sei di casa
morte.
Solo la Via a Sé conduce
e a tutto guida.
L’attesa
è del Padre
che inizio
diede.

4 commenti:

  1. sembra di vederlo quel punto bianco che vaga verso l'infinito,una sensazione di pace e silenzio,a presto Alessandro

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  2. Questi versi, brevi, ma per nulla timorosi di usar parole che oggi sarebbero bollate come "complicate" sono molto belli. Sono capaci di far vedere ciò che rappresentano, e custodiscono una saggezza da diffondere.
    Buona domenica, e grazie del passaggio sul mio blog.

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  3. Non c'è parola che veicoli l'identico significato di un'altra. Tante parole tanti significati, immagini, pensieri.
    Grazie per quanto mi hai detto, Carmine, e a presto.
    Alessandro

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